Contrariamente a quanto avviene con le monete utilizzate correntemente, il valore delle monete antiche (e quindi anche delle monete romane) era legato al valore del metallo con il quale erano realizzate; la moneta, quindi, aveva un suo valore intrinseco, che dipendeva dal suo peso e dal tipo di materiale utilizzato (es.: oro, argento, rame).
I valori ed i nomi delle monete antiche, quindi, spesso derivano dalle unità di peso correntemente utilizzate. Inoltre, i rapporti in valore tra le monete di un sistema monetario ricalcano i rapporti tra le unità di misura del sistema ponderale.
Per quanto riguarda Roma, le unità di peso erano basate sulla libra e derivavano dal sistema ponderale greco Grecia basate sulla dracma (o dramma). La libra era l'unità di peso utilizzata da tutti i popoli italici, ma aveva un valore diverso nelle diverse aree geografiche; ad esempio, quella adriatica valeva 450 g, quella latina 273 g, mentre quella romana 327 g. Di conseguenza, la libra romana è esattamente tre quarti della mina greca.
Nella seguente tabella viene riportato il sistema di multipli e sottomultipli della dracma e della libra:
unità di peso | rapporto con la dracma | peso in grammi |
---|---|---|
chalco | 1 / 48 | 71 mg |
siliqua | 1 / 18 | 189 mg |
obolo | 1 / 6 | 0,568 g |
scrupolo | 1 / 3 | 1,136 g |
dracma | 1 | 3,408 g |
siclo | 2 | 6,816 g |
oncia | 8 | 27,264 g |
libra | 96 | 327,168 g |
mina | 128 | 436,224 g |
Le unità di peso potevano poi essere espresse anche in termini di multipli dell'oncia o frazioni della libra (equivalente all'asse del sistema monetario), come riportato in tabella:
unità di peso | rapporto con l'oncia | rapporto con l'asse | peso in grammi |
---|---|---|---|
oncia | 1 | 27,25 | |
sescuncia | 1,5 | ||
sestante | 2 | 1/6 | 54,5 |
quadrante | 3 | 1/4 | 81,75 |
triente | 4 | 1/3 | 109 |
quincuncia | 5 | ||
semisse | 6 | 1/2 | 163,5 |
septunx | 7 | ||
bes | 8 | ||
dodrans | 9 | ||
dextans | 10 | ||
deunx | 11 | ||
asse | 12 | 327 |
Prima dell'introduzione della moneta, a Roma veniva utilizzato del metallo come forma di intermediazione negli scambi commerciali inizialmente sottoforma di blocchi informi (aes rude).
In una fase successiva, il metallo iniziò ad essere scambiato sottoforma di lingotti di bronzo (aes signatum).
Con l'introduzione della moneta, per la loro produzione furono utilizzati metalli più o meno preziosi a secondo del valore richiesto:
Le monete erano inizialmente fuse e solo successivamente iniziarono ad essere coniate tramite battitura a martello. Le immagini rappresentate sulle monete erano principalmente legate alla mitologia romana.
Il sistema monetario adottato durante il periodo repubblicano risultava alla fine organizzato secondo la seguente tabella:
Metallo | Moneta | Rapporto con il denario | Rapporto con l'asse | Rapporto con l'oncia | Marca |
---|---|---|---|---|---|
Oro | Aureo | 25 | |||
Argento | Denario | 1 | 10 | X | |
Bronzo | Decusse | 10 | X | ||
Argento | Quinario | 1/2 | |||
Bronzo | Quinquesse | 5 | V | ||
Quadrusse | 4 | ||||
Tresse o tripondio | 3 | ||||
Argento | Sesterzio | 1/4 | 2,5 | IIS o HS | |
Bronzo | Dupondio | 2 | |||
Asse | 1 | 12 | I | ||
Semisse | 1/2 | 6 | S | ||
Triente | 1/3 | 4 | quattro globuli | ||
Quadrante | 1/4 | 3 | tre globuli | ||
Sestante | 1/6 | 2 | due globuli | ||
Oncia | 1/12 | 1 | un globulo | ||
Semioncia | 1/24 | 1/2 | Σ |
L'evoluzione dalle monete in bronzo verso sistemi monetari più preziosi come l'argento fu sicuramente influenzata dal contatto della civiltà romana con le colonie della Magna Grecia, dove venivano utilizzate monete che ricalcavano lo schema del sistema monetario greco:
Con il progredire dell'organizzazione del governo e con le lotte politiche per il potere, anche le monete iniziarono ad essere utilizzate come mezzi di comunicazione e propaganda.
In particolare, i magistrati monetari, che erano i funzionari addetti all'emissione delle monete, iniziarono a sfruttarle per pubblicizzare il prestigio della propria famiglia (gens), generando una estrema variabilità di tipi coniati.
Con l'avvento di Giulio Cesare, iniziò la rappresentazione di persone sulla faccia principale delle monete emesse.