La siliqua apparve come nuova moneta d'argento a seguito della riforma monetaria di Costantino. Il peso della siliqua era di 2,27 g., pari a 1/144 di libbra e pari a metà del peso del solido.
Il nome della siliqua deriva dai semi della pianta di carrubo (Ceratonia siliqua), che nel sistema di misura romano erano un'unità di peso equivalente ad 1/6 di scrupolo o 1/18 di dracma, cioè circa 0.19 grammi.
Oltre alla siliqua, con questa riforma venne introdotto il suo doppio, chiamato miliarense, che quindi aveva un peso uguale a quello del solido ed è stata la sola moneta d'argento coniata regolarmente nell'Impero Bizantino.
Il miliarense venne coniato a partire dal sesto secolo con un peso fra 7,5 (miliarense leggero) e 8,5 grammi (miliarense pesante), ma diventò più comune dal VII al IX secolo; dato il rapporto allora esistente tra il valore dell'argento e quello dell'oro, il valore del solido era pari a 14 miliarensi pesanti oppure a 18 miliarensi leggeri.